MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL TRATTAMENTO ANTIVARROA COSI’ DETTO DI PULIZIA INVERNALE

varroxOrmai l’inverno è alle porte e gli apicoltori oltre a sistemare il magazzino, il laboratorio e prendere nota del materiale che ci serve per la prossima stagione apistica dobbiamo obbligatoriamente eseguire un trattamento antivarroa c.d. di pulizia.

Generalmente l’ape regina, alle nostre latitudini, più o meno da novembre fino a metà gennaio smette di deporre uova e, conseguentemente, si vengono a creare le condizioni ideali per eseguire un trattamento antivarroa che sia particolarmente efficace.

L’inverno scorso è stato sorprendentemente mite, infatti, molte colonie non hanno mai smesso di avere covata al loro interno, in questo modo non è stato possibile effettuare il trattamento antivarroa che raggiungesse gli effetti sperati. Le conseguenze di questo problema si sono poi viste durante l’estate successiva, riscontrando un’alta infestazione di varroa che ha portato molte famiglie a indebolirsi sempre di più fino a soccombere.

L’inverno che sta arrivando si sta già delineando molto simile a quello precedente. E’ necessario quindi organizzarci e cercare in tutti i modi di eseguire un trattamento antivarroa il più efficace possibile.

La condizione primaria deve essere l’assenza di covata. Per accertarla sarebbe ottimale visitare le arnie durante le belle giornate (meglio verso le 11 del mattino), con temperature esterne superiori ai 10 gradi. Nel momento in cui si presentasse questa circostanza favorevole è bene eseguire un trattamento antivarroa con acido ossalico sublimato, da ripetere dopo 7 giorni. Se il tempo non permettesse visite giornaliere e la temperatura esterna fosse rigida già da 2-3 settimane, allora potremmo tranquillamente eseguire il trattamento con acido ossalico sublimato.

Se invece, come spesso accade, trovassimo presenza di covata, e qualora la stessa fosse circoscritta a 2-3 telaini, nonché sviluppata in cerchi di al massimo 10 cm di diametro, sarebbe consigliabile con una forchetta eliminarla direttamente ed eseguire il trattamento, ovviamente ripetendolo dopo 7 giorni.

Se ancora la covata si presentasse più sviluppata e non fossero previsti a breve e medio termine abbassamenti di temperatura, a questo punto conviene procedere eseguendo 3 trattamenti con acido ossalico sublimato a una distanza di 7 giorni l’uno dall’altro.

Se dopo una visita alle arnie fosse accertata la presenza di covata nei telaini e subito dopo arrivasse un brusco calo della temperatura che perdurasse, è bene aspettare una decina di giorni prima di effettuare il trattamento, ripetendolo dopo 7 giorni. Non occorre comunque seguire la regola di aspettare 21 giorni necessari perché la covata nasca, in quanto se le temperature sono abbastanza basse (come intornio o inferiori allo 0) le api normalmente distruggerebbero spontaneamente la covata presente per non consumare troppe scorte dovendo mantenere una temperatura adeguata allo sviluppo della stessa.

Volendo si può eseguire un blocco della covata artificiale con ingabbiamento della regina della durata di 3 settimane a ottobre, per eseguire il trattamento con acido ossalico sublimato o spruzzato a inizio novembre. Naturalmente questa operazione è possibile solo se l’autunno ha temperature superiori ai 10°c e quindi le api non hanno ancora formato il glomere.

Va detto che una condizione di partenza necessaria per avviare una buona stagione apistica è che il residuo di varroe all’interno della singola arnia a fine inverno sia al massimo di 10 unità. Di seguito viene riproposta la tabella per la valutazione del grado di infestazione da varroa.

n. varroe

Si è fin qui parlato di 2 trattamento distanziati di 7 giorni, va da se, per tutto quanto detto sopra, e anche nell’ipotesi che si riscontri un numero di varroe elevato cadute nel cassetto del fondo antivarroa dopo il secondo trattamento, effettuarne un terzo.

Per poter visionare la metodologia corretta di esecuzione del trattamento antivarroa con acido ossalico subliamto e spruzzato cliccare il due link sottostanti. Verrete collegati al relativo video. Buona visione.

Dario Bernardi

VIDEO TRATTAMENTO ANTIVARROA CON ACIDO OSSALICO SUBLIMATO

 

VIDEO TRATTAMENTO ANTIVARROA CON ACIDO OSSALICO SPRUZZATO